HALLOWEEN RELOADED

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Oggi è trentuno ottobre e dicono sia Halloween. Io lo definirei solo un giorno come un altro. L’ultimo del mese per l’esattezza, il momento giusto per fare bilanci e fissare gli obiettivi per i trenta giorni a venire. Un venerdì per riprendersi dalle fatiche della settimana e un momento per fermarsi a respirare che correre ininterrottamente per sette giorni non è mai un bene. Oggi è il giorno perfetto per il risotto con la zucca che anche se sono sola in casa e potrei decidere di saltare il pranzo e risparmiarmi lo scotto di cucinare, mangiare, ripulire e rassettare, non riesco a rinunciare alla mia mezz’ora ai fornelli e alla possibilità di dare sfogo alla mia creatività culinaria. Oggi è totale assenza di programmi. Per la giornata, per la serata, per il fine settimana e per i giorni a venire. Lasciar scorrere il tempo senza rincorrere le lancette dell’orologio e impostare il timer dell’iPhone, che poi da lunedì ricominciano le (dis)avventure universitarie e allora si che il tempo non avanzerà nemmeno per il caffè post-lezione di diritto amministrativo. Un appuntamento dal parrucchiere perché ho deciso di darci un taglio ed eliminare il superfluo. Dalla chioma e nella vita. E poi c’è Whatsapp, a ricordarti che qualche accessorio dovrai pur conservarlo, anche se decidi di eliminare tutto ciò che è inutile ed eccedente ed inessenziale.

Buon Halloween!

Mi scrivono alle 9:33. Come a sottolineare il fatto che sono anche io su questa terra e nonostante voglia fare quella inerme alle feste comandate ed ai travestimenti esagerati ed ai trucchi esasperati, ci sarà sempre quella persona che ti scriverà su Whatsapp per ricondurti tra i comuni mortali. Un messaggio di testo seguito dall’immagine di una zucca che si animava e vorticava sullo sfondo chiaro, sopra le due spunte che segnalano la visualizzazione dello scritto, che ancora sto cercando di capire quanto tempo abbia impiegata la persona a scovare quel video nei meandri del web.

Bon, alors! Se Halloween deve essere, sarà a modo mio. Senza streghe e sposa cadavere, vampiri e Gremlins, Mia Wallace e Wonder Woman. Niente famiglia Addams e sorelle cattive di Cenerentola e i travestimenti di Cher che hanno fatto la storia di Halloween. Nessun film horror né candelabri sul tavolo e finte ragnatele che scendono dal soffitto.imageimageimage

Ma del pizzo. Nero o bianco, enigmatico. Di un velo fermato sulla testa da una coroncina elaborata. Di una maschera che occulta lo sguardo lasciando vagare l’immaginazione. Dell’abito scelto per assomigliare ad una moderna Audrey ma con lo spirito di Marilyn, la sontuosità fastosa à la Marie Antoinette e la posa plastica di Gemma Ward. E il tulle, che non è travestimento senza quegli strati di tessuto trasparente, leggero, a trama finissima. Solo principesse sognatrici e speranzose, in cerca del loro principe. Un po’ di sfarzo settecentesco che Versailles non è mai ridicola, né fuori moda. Cotonature e fiumi di lacca a fermare quelle ciocche scomposte come fossero in balia del vento. Colori chiari, limpidi e cristallini che le tenebre le lasciamo a chi nella vita si prende troppo sul serio. Un film comico, di quelle commedie che facciano ridere fino a farti piangere. E qualche dolcetto. Al cioccolato, ça va sans dire! Tanto possiamo coprirci di maglioni abbondanti e cappotti oversize per nascondere quei grammi di troppo con le amiche che ti assecondano sempre nelle tue malsane follie.

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Il mio Halloween, se dovesse essere, sarebbe così. Ma io sto già pensando al Natale, al black Friday e ai regali!

PHOTO CREDITS: 1) Gemma Ward by Craig McDean, Vogue Italia, Febbraio 2005. 2,3,4) So Magycal, So Mysterious by Miles Aldridge, Vogue Unique, Settembre 2012. 5) Marie Antoinette, film di Sofia Coppola, 2006. 6) True Cinderella, Glassbook Magazine, 2013. 7) Bal Masqué by Mert&Marcus, Vogue Paris, Ottobre 2010. 8) Audrey Hepburn in Come rubare un milione di dollari e viviere felici, 1966.

29 risposte a "HALLOWEEN RELOADED"

  1. Io non lo festeggio, secondo me è una festa tipicamente americana e qui in Italia non se ne coglie il vero senso.
    E poi trovo giusto che ogni paese abbia le sue tradizioni…loro mica ci “rubano” il Carnevale no?
    Bellissimo articolo corredato da splendide foto.
    Baci

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    http://www.angelswearheels.com

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